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Acqua destinata al consumo umano: la nuova direttiva europa

Tutte le modifiche e novità sulla direttiva delle acque potabili

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Tutte le modifiche e novità sulla direttiva dell’acqua destinata al consumo umano

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. 18 del 23 febbraio 2023, atto di recepimento della Direttiva UE 2020/2184 sull’acqua destinata al consumo umano.

Il nuovo testo ha lo scopo di rifondare completamente la normativa relativa alle acque potabili, avviata con la direttiva del 1998/83/CE e più volte modificata ed aggiornata. In questo senso la nuova direttiva rappresenta una evoluzione molto importante.

Il decreto ha effetti di abrogare la precedente normativa, oltre ad introdurre molte novità significative, le quali entreranno in vigore a partire dal 21 Marzo 2023 che andiamo ad analizzare in rassegna.

Acqua destinata al consumo umano: Principali modifiche introdotte

      • nuove responsabilità per i gestori delle reti idriche (domestiche e non), per chi utilizza le acque nell’ambito di imprese alimentari, per altri soggetti che gestiscono impianti interni sensibili e prioritari come strutture sanitarie, ristorazione, alberghi, campeggi, centri sportivi, palestre, centri benessere, caserme, scuole, centri odontoiatrici, navi, stazioni, aeroporti, istituti penitenziari, stabilimenti balneari;

      • adozione di piani di sicurezza in tutte le strutture citate, con possibile ricorso anche ad analisi di laboratorio interne, con l’introduzione dell’approccio basato sul rischio. La valutazione e gestione del rischio riguardo l’acqua destinata al consumo umano deve comprendere i seguenti elementi:
            • aree di alimentazione dei punti di prelievo di acque da destinare al consumo umano

            • sistemi di fornitura idro-potabile

            • sistemi di distribuzione idrica interni per edifici e locali prioritari

        • viene presa in considerazione la gestione delle case dell’acqua, cioè delle fontanelle di acqua potabile per uso civile e privato;

        • sono previste responsabilità e controlli sui materiali a contatto con le acque e sui materiali per il trattamento e la filtrazione;

        • obbligo di accreditamento esteso per i laboratori che effettuano analisi con dettaglio dei parametri per i quali è richiesto tale accreditamento;

        • sono ridefiniti i controlli, interni ed esterni (ufficiali), aggiornando l’elenco dei parametri chimici e microbiologici per i quali è richiesta la determinazione e i relativi criteri e limiti di sostanze chimiche oltre le quali l’acqua non risulta potabile;

        • la regolamentazione della tipologia di informazioni da fornire ai consumatori, per renderli più consapevoli dei loro consumi;

        • Riduzione delle perdite, obbligo in capo ai gestori di valutare i livelli delle perdite di rete e dei potenziali miglioramenti e riduzione di tali perdite.

      Esclusioni

      Restano fuori dal campo di applicazione della Direttiva UE n. 2020/2184 e quindi del decreto legislativo n. 18/2023 riguardo l’acqua destinata al consumo umano:

          • le acque minerali naturali riconosciute come tali ai sensi del decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176;
          • le acque considerate medicinali es. termanli;
          • le acque tutte le acque utilizzate in un’impresa alimentare e incorporate negli alimenti o prodotti destinati al consumo umano nel corso della loro produzione, preparazione, trattamento, conservazione se proveniente da approvvigionamenti del produttore alimentare. Tali fonti sono infatti soggetti agli obblighi del regolamento HACCP.

        Sanzioni

        Importante modifiche anche alle sanzioni, molto più severe, in caso di mancato adempimento alle prescrizioni. Si riporta anche il link ufficiale al testo pubblicato in gazzetta per una analisi più dettagliata del testo normativo.

        https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-03-06&atto.codiceRedazionale=23G00025&elenco30giorni=true

        Primo periodo

        Questa nuova direttiva come spesso accade avrà un lungo periodo iniziale di indifferenza, da parte dei destinatari degli obblighi di controllo e verifica sull’acqua destinata al consumo umano, per scarsa sensibilità al tema, ignoranza della nuova normativa, poco tempo da dedicare alle novità ed ai nuovi obblighi. Nel momento in cui tuttavia, la conoscenza dei nuovi obblighi, dei controlli previsti inizia a diffondersi ad esempio a seguito di un verbale da parte di un ente di controllo, ecco che subito si attiva il meccanismo di difesa e di rigetto. 

        Ecco un altro obbligo normativo che cade dal cielo! Fanno una legge oggi e da domani pretendono che questa sia applicata al 100%. Tutto cambia sempre troppo velocemente senza dare il tempo di adeguarsi alle persone!

        Molte volte ho sentito questo ed altri discorsi simili. In realtà vorrei solo far presente che il tempo c’è sempre. I nuovi obblighi esistono questo è indiscutibile, ma nessuno verrà a chiedere la corretta ed integrale applicazione delle novità da domani mattina (cosa che tuttavia sarebbe comunque legittima). Il mio pensiero a riguardo è che la nuova direttiva doveva arrivare, i gestori delle reti idriche per troppo tempo hanno potuto nascondersi dietro ad un dito, pur sapendo che le nostre reti e le centrali di trattamento spesso impediscono di considerare l’acqua che esce dai nostri rubinetti di casa come potabile ed adatta al consumo umano. Obblighi più stringenti in questo senso erano necessari per la tutela di tutta la popolazione, come anche maggiori controlli ed un guro di vite agli sprechi, ed alle perdite delle nostre reti idriche.

        E’ evidente che molte realtà produttive subiranno gli ulteriori obblighi normativi, nuovi campionamenti, nuove verifiche sulle acque potabili in strutture sanitarie, alberghi, centri sportivi, palestre. Ma ad essere onesti, personalmente ritengo che una maggiore prevenzione sull’acqua destinata al consumo umano all’interno di queste attività e strutture critiche per tali usi, porteranno una maggiore sicurezza a beneficio di tutti.

        Conclusioni

        In conclusione, ritengo che la nuova direttiva vada ad imporre una maggiore tutela di un bene prezioso come l’acqua, che diventerà sempre più preziosa ed inevitabilmente scarsa.

        Tutti dovremo fare la nostra parte nell’evitare sprechi inutili e nel mantenerne la qualità adeguata ad un consumo umano, condizione che inevitabilmente sarà nel tempo rivista alla luce delle nuove scoperte scientifiche e mediche, ad esempio sui livelli di sostanze nocive per il nostro corpo che possono essere tollerate all’interno delle acque.

        Siamo a disposizione per una consulenza sul contenuto e sulle novità e per analizzare assieme, l’impatto che la nuova direttiva ha ed avrà sulla tua attività, accompagnando il tuo processo di acquisizione di queste novità, senza che tutto ciò necessariamente significhi uno stravolgimento di quanto fatto fino ad oggi, sia a livello di impianti idrici, trattamento o banalmente nei controlli svolti periodicamente.

        Vuoi leggere tutti i nostri articoli? Ti basterà fare un clic proprio qui.

        Fonte : IngegnoSi by Sicuringegneria

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