Cerca
Close this search box.
Ambiente e rifiuti

Piano emergenza interno rifiuti: cos'è e cosa prevede la normativa per i gestori?

Tabella dei contenuti

Piano di emergenza interno per gestori rifiuti

Il Piano emergenza interno Rifiuti insieme ala sostenibilità ambientale rappresentano delle priorità su cui impostare innovative politiche di sviluppo territoriale, nella consapevolezza di un’importante sfida sociale ed economica, che impegna governo, istituzioni, enti locali e l’intera collettività nella realizzazione di una nuova visione, finalizzata a contribuire alla transizione ecologica del paese.

Il Piano emergenza interno rifiuti è un documento che risponde in modo esaustivo a tale sfida. In questo scenario strategico, particolare attenzione va riservata al settore dei rifiuti, ambito di sempre maggiore attualità per le molteplici ricadute ed implicazioni in termini di sicurezza, declinata anche nelle forme di sicurezza ambientale, sociale ed economica.

In tale contesto, il D.L. 4.10.2018, n.113, ha previsto, per tutti i gestori degli impianti di stoccaggio e trattamento di rifiuti esistenti o di nuova costruzione, l’obbligo di predisporre un apposito “piano di emergenza interna” (di seguito PEI) e di fornire ai prefetti i dati necessari per la predisposizione del “piano di emergenza esterna” (di seguito PEE).

piano emergenza interno rifiuti

Piano emergenza Interno rifiuti: il D.P.C.M 27 agosto 2021

Con D.P.C.M. 27 agosto 2021, sono state approvate le “linee guida per la predisposizione del piano di emergenza esterna e per la relativa informazione della popolazione per gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti”.

Rientrano, nel campo di applicazione in argomento:

  • gli impianti che effettuano stoccaggio dei rifiuti ai sensi deirart.183, comma 1 lett. aa) del D.Lgs. n. 152/2006;
  • gli impianti che svolgono una o più operazioni di trattamento dei rifiuti, ai sensi ell’art.183, comma i, lett. s) del D.Lgs. n. 152/2006;
  • i centri di raccolta comunali e intercomunali, autorizzati secondo le modalità previste nel medesimo decreto.

I gestori, devono trasmettere al prefetto, entro 60 giorni dalla sua entrata in vigore, tutte le informazioni utili per l’elaborazione o per l’aggiornamento del piano emergenza interno rifiuti. I medesimi sono tenuti ad effettuare una descrizione dell’impianto fornendo una serie di dati. I prefetti potranno autonomamente richiedere, caso per caso, informazioni aggiuntive, che dovessero rendersi necessarie per il prosieguo delle attività di elaborazione del PEE.

Pianto emergenza esterna rifiuti: Il prefetto

Il prefetto, entro 12 mesi dal ricevimento delle suddette informazioni da parte del gestore predispone, d’intesa con regione ed enti locali interessati, il PEE ed effettua gli aggiornamenti; assume, in caso di emergenza, in raccordo con il presidente della regione e coordinandosi con le strutture regionali di protezione civile, la direzione unitaria degli interventi di tutte le strutture operative tecniche e sanitarie, addette al soccorso. Il piano va aggiornato ad intervalli appropriati e, comunque, non superiori a tre anni; sarà, inoltre, opportuno programmare la sperimentazione del medesimo per testarne la validità.

Al riguardo, si rappresenta il Ministero dell’Interno-Dipartimento dei Vigili del Fuoco, ha elaborato una piattaforma telematica che permette ai gestori, accedendo con credenziali SPID, di inserire in formato digitale le informazioni necessarie per la redazione del PEE.

Considerazioni finali

Il D.P.C.M. del 27 agosto 2021 ha introdotto importanti linee guida per la gestione delle emergenze nei siti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti. Questo provvedimento regola una serie di aspetti fondamentali per la sicurezza di fronte a situazioni di emergenza per la gestione dei rifiuti.

La portata di queste disposizioni riguarda gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, così come i centri di raccolta comunali e intercomunali autorizzati. Questa inclusione è fondamentale poiché rafforza la necessità di garantire la sicurezza in luoghi in cui la gestione dei rifiuti può comportare rischi potenziali per l’ambiente e la salute pubblica.

I gestori di tali impianti sono posti al centro di questa regolamentazione, con l’obbligo di fornire informazioni dettagliate al prefetto, tra cui una descrizione completa dell’impianto e dati essenziali. Questo scambio di informazioni rappresenta un passo importante per la preparazione del piano emergenza interno rifiuti efficaci.

piano emergenza esterno rifiuti

Il prefetto, da parte sua, assume un ruolo di grande responsabilità. Entro 12 mesi dalla ricezione delle informazioni dal gestore, il prefetto deve elaborare un piano di emergenza esterna in collaborazione con le autorità regionali e locali. Questo piano è essenziale per coordinare gli interventi in situazioni di emergenza, con una particolare attenzione alla protezione civile e alle strutture sanitarie.

La necessità di aggiornare periodicamente il piano sottolinea l’importanza della preparazione continua e della revisione delle procedure. La sperimentazione del piano è altrettanto cruciale per garantirne l’efficacia e la prontezza in situazioni reali.

Va notato che il Ministero dell’Interno-Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha fornito una piattaforma telematica per semplificare il processo di raccolta e condivisione di dati necessari per la redazione del piano di emergenza esterna rifiuti. Questo rappresenta un passo positivo verso la digitalizzazione e l’efficienza nell’adempimento di queste importanti responsabilità.

In conclusione, le disposizioni introdotte dal D.P.C.M. rappresentano un passo avanti nella protezione dell’ambiente e della salute pubblica, facendo si che gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti siano adeguatamente preparati per affrontare situazioni di emergenza. La collaborazione tra gestori, prefetti, regioni e enti locali è essenziale per garantire la sicurezza e la prontezza in queste situazioni critiche.

Scopri come IngegnoSi potrà aiutarti a redigere in modo efficace il tuo Piano Emergenza interno rifiuti.

Richiedi una consulenza!
Supportiamo la tua azienda nell'attuazione della normativa cogente in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro al fine di evitare sanzioni e costi aggiuntivi derivanti dai mancati adempimenti.

Tabella dei contenuti

Richiedi una consulenza!
Supportiamo la tua azienda nell'attuazione della normativa cogente in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro al fine di evitare sanzioni e costi aggiuntivi derivanti dai mancati adempimenti.
Articoli utili

Consulenza gratuita

Compila il form e richiedi la tua consulenza gratuita

Informazioni di contatto
Informazioni aziendali
Data ed ora più comode per la consulenza